Pubblichiamo il comunicato stampa ricevuto della portavoce dell’ambasciata ucraina, Rosi Fontana, riguardo ai recenti fatti di Avdiivka. Lo riportiamo senza commento perché, per quanto riguarda la contrapposizione tra Russia e Ucraina, non siamo mai stati certi di quale delle parti abbia le migliori ragioni. Per approfondire i retroscena, consigliamo la lettura del reportage di Valerio Raffaele In viaggio verso l’Ucraina in guerra.

Avdiivka - Situation-in-Donbas
La situazione nel Donbas: mappa dei combattimenti aggiornata al 31 gennaio 2017.

Avdiivka è aggressione da parte di Mosca. Emergenza umanitaria: 17.000 civili, fra cui 2.500 bambini a rischio.

Roma, 01 febbraio 2017

L’Ucraina, tramite la sua Ambasciata in Italia, smentisce categoricamente la violazione del cessate il fuoco da parte delle proprie forze militari.
Le azioni e le accuse del Cremlino sottolineano, ancora una volta, la volontà da parte di Mosca di proseguire nell’aggressione e nella distorsione della realtà a scopo di propaganda.
I fatti parlano chiaro, da alcuni giorni le forze russe hanno inasprito i loro attacchi sulle postazioni ucraine nella zona della città di Avdiivka in Donbas (Ucraina), con l’uso di artiglieria pesante e colpi di mortaio in violazione degli Accordi di Minsk. Gli occupanti russi hanno sparato oltre 100 missili dai sistemi missilistici BM-21 MLRS, e circa 50 colpi di artiglieria di calibro 152 mm. Le forze russo-separatiste hanno utilizzato mortai, carri armati e armi leggere. Gli aggressori hanno compiuto più tentativi di assalto alle posizioni delle forze armate ucraine, ma sono stati respinti dall’esercito ucraino.
Come conferma la missione Stanunitense presso l’OSCE, “dal 28 gennaio le forze unite russo-separatiste hanno lanciato un attacco contro le posizioni ucraine intorno ad Avdiivka. Anche se le forze armate ucraine hanno respinto l’offensiva russo-separatista, il combattimento è costato la vita a otto soldati ucraini e ventisei sono i feriti. In risposta a quest’ultima azione aggressiva, l’Ucraina ha collocato una nuova posizione più difendibile sul lato ucraino della linea di contatto a sud di Avdiivka.
La Russia e i separatisti hanno avviato la nuova aggressione ad Avdiivka, perciò invitiamo la Russia a fermare la violenza, a onorare il cessate il fuoco, a ritirare le armi pesanti, e a tralasciare i tentativi di presa di nuove parti di territorio al di là della linea di contatto”.
I danni provocati dall’offensiva russa hanno lasciato 17.000 persone (tra cui 2.500 sono bambini) in Avdiivka senza acqua, energia elettrica e riscaldamento. L’Ucraina sta facendo il possibile per fornire il riscaldamento di emergenza per i residenti di Avdiivka, e per evacuare i residenti.
L’Ucraina ha chiesto un periodo di silenzio immediato per consentire le riparazioni delle infrastrutture critiche. I servizi di emergenza ucraini sono pronti ad evacuare almeno 12.000 persone da Avdiivka.
Un’altra dimostrazione dei piani criminali della Russia sta nel fatto che i sistemi missilistici dell’esercito russo, che bombardano continuamente le postazioni ucraine, sono situati nei quartieri residenziali nella citta di Donetsk, come dimostrano numerose immagini fatte da civili nella citta di Donetsk. Questa strategia mette continuamente a repentaglio la vita di civili.

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Il 31 gennaio il Presidente d’Ucraina Petro Poroshenko ha presieduto la riunione con i dirigenti delle forze armate ucraine. L’esercito è autorizzato a rispondere agli attacchi del fuoco nemico, così come è in grado di difendere le proprie posizioni. Il Presidente Poroshenko ha aggiunto che i militanti russi hanno dispiegato la loro artiglieria e i lanciarazzi multipli nelle aree residenziali delle città ucraine di Donetsk e Yasynuvata. Secondo Poroshenko “Questo fatto è l’unica limitazione per i nostri militari di aprire il fuoco in risposta all’aggressore”.
“Oggi per la prima volta da giorni lanciarazzi GRAD e artiglieria pesante sono stati utilizzati contro la popolazione civile e le nostre unità. Il bombardamento è enorme. Chi oserebbe parlare di sollevamento delle sanzioni in tali circostanze? Quale prove ulteriore sono necessarie per portare gli aggressori alla giustizia?”, ha aggiunto Poroshenko.
La Parte Ucraina chiede pertanto a tutti i Governi e i partner stranieri di voler utilizzare qualsiasi mezzo per far pressione al Cremlino affinchè i leader della Federazione Russa ritirino le loro forze armate dal territorio dell’Ucraina in rispetto degli Accordi di Minsk.