In una conferenza stampa del 25 novembre scorso, il presidente della Generalitat, Artur Mas, ha presentato la roadmap per la fondazione di uno Stato catalano indipendente. Tra i principali passi, nuove elezioni nel 2015: se il governo di Madrid non riconosce il valore legale dei referendum, un risultato plebiscitario a favore degli indipendentisti dopo ordinarie elezioni politiche significherebbe di fatto un voto pro indipendenza.
Per ottenere una vittoria indiscutibile, Mas vuole raccogliere tutti i partiti, i movimenti e le organizzazioni indipendentiste in un’unica lista, anche se mettere insieme tutte le anime del catalanismo non sarà cosa facile.
In caso di (probabile) maggioranza assoluta, sono previsti circa 18 mesi di transizione, durante i quali il nuovo parlamento catalano dovrebbe avviare negoziati formali con la Spagna e l’Unione Europea. Nel contempo, il governo catalano dovrà organizzare una serie di strutture “statali” per gestire imposte, welfare, giustizia, telecomunicazioni, affari esteri, eccetera. Tutte le organizzazioni della società civile saranno chiamate a partecipare alla stesura della nuova costituzione.