Boicottare il CHAN per dispetto all’Algeria

Devo dire che se finora del calcio non mi ero mai interessato, d’ora in avanti ancora meno. Soprattutto dopo lo squallore dei campionati in Qatar, bagnati dal sangue dei lavoratori immigrati e infangati dai petrodollari della corruzione.
Personalmente avrei qualche perplessità anche in merito alle celebrate prestazioni del Marocco: troppo enfatizzate, come una sorta di tardivo riscatto dell’Africa nei confronti della colonizzazione (sorvolando sulla questione dell’autodeterminazione negata per il popolo saharawi).
Ben altri sono stati – sempre a mio avviso – i momenti di autentico riscatto delle popolazioni africane. Pensiamo a Lumumba, Mulele, Sankara, Cabral, Mondlane, Ruth First, i Sei di Sharpeville, Ken Saro-Wiwa, Mandela, Samora Machel… e la lista potrebbe continuare a lungo. Per il Marocco poi preferirei onorare la memoria del dissidente antimperialista Ben Barka.
E invece una nuova polemica si affaccia all’orizzonte, tra Marocco e Algeria; lasciando intravedere in filigrana ancora la questione saharawi, su cui Rabat e Algeri dissentono fortemente.
La prossima edizione del chan, il campionato delle nazioni africane, dovrebbe cominciare il 13 febbraio a Constantine in Algeria. Molto attesa, ovviamente, la presenza del Marocco reduce dai successi in Qatar. Ma, stando alle dichiarazioni della frmf (la reale federazione calcistica marocchina), Rabat potrebbe boicottare l’evento.
A meno che non venga risolta la questione dei voli aerei.
Il Marocco ha richiesto esplicitamente che la squadra marocchina giunga da Rabat a Constantine con un volo speciale della Royale Air Maroc. Da parte sua Algeri, oltre a garantire una “accoglienza calorosa”, ha proposto un tragitto alternativo che includerebbe uno scalo a Tunisi. Raccogliendo però il rifiuto di Rabat.
Come è noto dal settembre 2021 l’Algeria ha interdetto il proprio spazio aereo a tutte le compagnie marocchine accusando il Marocco di “azioni ostili”. Tra cui il contenzioso sul gasdotto Maghreb-Europa e i ricorrenti incendi in Cabilia, dove nell’agosto 2021 i morti si erano contati a decine, a migliaia gli sfollati. Gli incendi sono risultati in gran parte dolosi (in prossimità dei centri abitati) e le autorità algerine non escludevano una possibile responsabilità marocchina.
Adesso la polemica si riaccende con il campionato del chan. Ci mancava solo questa.