Quando ci si imbatte nel termine “baschi” il pensiero corre inevitabilmente all’ETA, spesso associato a immagini di lotta e attentati e a concetti quali autonomia e indipendenza. Tuttavia l’interesse per questo popolo non è limitato esclusivamente all’ambito politico, ma la sua particolarissima storia fornisce anche altri validi spunti di ricerca. I baschi infatti sono un caso unico ed eccezionale nel panorama europeo, e per questo hanno da sempre attirato l’attenzione di studiosi e lettori curiosi. Ma in cosa consiste questa significativa unicità?
Il popolo basco è un gruppo etnico a sé stante che abita da secoli un’area ristretta di circa 21.000 kmq a cavallo tra Spagna e Francia. L’incredibile particolarità è che questo gruppo è portatore di una vivace cultura propria che non solo non ha nulla in comune con le altre realtà territoriali circostanti, ma gli permette di differenziarsi da tutti gli altri popoli sulla Terra. I baschi dispongono quindi di un universo culturale molto complesso ma fortemente peculiare che è sopravvissuto ed è stato tramandato nel tempo, contribuendo a rafforzare un sentimento di appartenenza collettivo e a forgiare una precisa identità di gruppo.
Come è stato possibile? Per provare a comprendere il “caso basco” è necessario ripercorrere dal principio la storia del popolo. Così facendo emerge come le sue origini siano avvolte da un’aura di mistero, circostanza che ha contribuito ad alimentare ulteriore interesse affascinando molti studiosi desiderosi di svelare l’enigma. Sono state elaborate numerose teorie, ma nessuna è riuscita a stabilire con certezza la reale provenienza del gruppo: si passa dall’ipotesi più diffusa dei baschi originari dell’età della pietra e autoctoni dell’area dei Pirenei occidentali, a quella che li vedrebbe come diretti eredi degli iberi; da quella che li colloca originari del Caucaso, a quelle più mitologiche secondo le quali essi sarebbero i discendenti di Aitor (primo uomo basco imparentato con Tubal, quinto figlio di Jafet), oppure degli abitanti dell’isola scomparsa di Atlantide.

paesi baschi storia e cultura - fueros
Fueros del Reyno de Navarra: desde su creacion hasta su feliz union con el de Castilla, y Recopilacion de las leyes promulgadas desde dicha union hasta el año de 1685, Navarra (Reino), En Pamplona: en la Imprenta de Martin Gregorio de Zabàla, 1686.

Parallelamente a queste ipotesi vi sono anche quelle che hanno provato a spiegare la genesi dell’euskera, la lingua basca, idioma unico profondamente differente da tutte le altre lingue parlate nel continente europeo e, per questo motivo, tratto culturale maggiormente distintivo dell’intero popolo.
Analizzando contemporaneamente le teorie riguardanti le origini dei baschi e dell’euskera, la più accreditata risulta essere quella che individua il gruppo come autoctono dell’area pirenaica, diretto discendente dell’Uomo di Cro-Magnon. I baschi potrebbero dunque essere l’amalgama di diverse tribù primitive comparse intorno al 3000 a.C., precedentemente all’arrivo delle popolazioni indoeuropee intorno al 1000 a.C. Secondo questa tesi il popolo basco non è indoeuropeo e ciò spiegherebbe anche la particolarità dell’euskera che presenta caratteristiche linguistiche pre-indoeuropee: se così fosse, ci potremmo trovare di fronte al gruppo etno-linguistico più antico del continente.
Il territorio abitato dai baschi è denominato Euskal Herria, che significa letteralmente il popolo che parla euskera, denotando quindi sia il luogo geografico popolato dai baschi sia l’insieme stesso dei baschi, unificati dalla comune lingua. L’area comprende sette herrialdeak (territori), che coincidono con le regioni storiche dove si è sempre parlato euskera. La vera forza dei membri di questo gruppo è quella di essere stati capaci nel corso della storia di rimanere uniti e compatti senza essere spodestati dal loro territorio, con il quale hanno stabilito un profondo legame, riuscendo a mantenere e tramandare i propri caratteri culturali distintivi.
I baschi sono entrati in contatto con altre popolazioni (soprattutto celti e romani, ma anche franchi, visigoti e arabi), ne sono stati influenzati e in alcuni casi anche assoggettati, ma mai assorbiti. Hanno conservato una sostanziale autonomia del proprio territorio anche quando sono stati inglobati in entità politiche più grandi, come il Regno di Aragona prima e lo Stato spagnolo successivamente.
Questa buona autonomia è stata garantita dal sistema dei Fueros, codici medievali codificati tra l’VIII e il XVI secolo che comprendevano un insieme di norme regolatrici della vita politica, amministrativa, giuridica ed economica della società basca, incentrati sugli usi e costumi locali; i quali vennero tradotti in veri e propri accordi con il governo centrale che acconsentì alla concessione di questi privilegi, considerando di fatto il Paese Basco come un’entità di pari livello, permettendogli di esercitare le proprie leggi e, di conseguenza, rafforzando la coesione territoriale degli abitanti.
Il sistema dei Fueros rimase in vigore fino al XIX secolo: la perdita, avvenuta dopo le Guerre Carliste (1876), ha portato alla nascita del nazionalismo. Il fatto più significativo della millenaria storia di Euskal Herria è che gli abitanti hanno mantenuto ben saldo l’attaccamento a un sistema di tradizioni e valori che li fa sentire e li rende partecipi di una realtà culturale peculiare, che si identifica perfettamente con il territorio nella quale è inserita.

paesi baschi storia e cultura - Monte Anboto
Mari è una dea precristiana dei baschi. Detta anche Signora di Anboto o di Murumendi (dai nomi della montagna e della grotta in cui abitava), divinità suprema del pantheon basco, era moglie del dio Sugaar. La sua versione cristianizzata è Santa Marina. Nella foto, vista magica da una delle grotte del Monte Anboto.

L’area geografica di Euskal Herria infatti può essere definita una regione culturale, in quanto la cultura basca è uniformemente distribuita su tutto il territorio sia di Hegoalde (Paese Basco del sud, spagnolo) che di Iparralde (Paese Basco del nord, francese): “Se llama Euskal Herria o Vasconia a un espacio o region cultural europea, situado a ambos lados de los Pirineos y que comprende territorios de los estados espanol y frances. Por lo tanto, se conoce come Euskal Herria o Vasconia al espacio en el que la cultura vasca se manifesta en toda su dimensiòn”. 1)
L’insieme degli elementi culturali baschi costituisce un sistema organico che interagisce nel suo complesso con il cittadino basco. Ma quali sono questi elementi? Il tratto culturale più importante e significativo è sicuramente quello linguistico: l’euskera è un idioma isolato e rappresenta il principale segno di differenziazione nei confronti degli altri, nonché un perno fondamentale nel processo di identificazione di gruppo. Venne proibito durante la dittatura franchista all’interno del processo di delegittimazione di tutte le identità nazionali periferiche, ma non è scomparso, anzi è diventato il simbolo della battaglia politica nazionalista, in quanto carattere distintivo della comunità nazionale basca.
A partire dagli anni Sessanta è stato protagonista di un processo di recupero e valorizzazione che interessa in particolare i giovani: attualmente viene insegnato sia nelle scuole di Hegoalde che di Iparralde.

paesi baschi storia e cultura - HerriKirolak-trontza
Uno dei numerosi sport rurali baschi: il trontza, o segaggio del tronco.

Altri elementi che rendono unico l’universo culturale basco sono:

  • La profonda devozione al cristianesimo, componente imprescindibile della società.
  • Il complesso di credenze mitologiche arcaiche ancora vivo a livello folkloristico, caratterizzato da racconti e leggende con protagonisti divinità pagane prevalentemente ctonie che compongono un pantheon originale governato da Mari (la madre universale), testimonianza di un sistema matriarcale.
  • La presenza di diversi luoghi simbolici significativi per l’identità di gruppo come il Passo di Roncisvalle dove, a differenza di quanto narrato nella Chanson de Roland, non furono i mori a sbaragliare la retroguardia dell’esercito di Carlo Magno, ma un gruppo di contadini e di montanari baschi che volevano vendicare l’affronto subito dai franchi: costoro avevano messo a ferro e fuoco la Navarra, e anche la città di Guernica, luogo importantissimo per la tradizione locale in quanto nel medioevo i re vi giuravano fedeltà ai Fueros (divenne poi tristemente nota nella memoria storica collettiva per il bombardamento nazista del 26 aprile 1937, voluto da Franco, che la distrusse e uccise un terzo degli abitanti).
  • Le feste tradizionali, che hanno il merito di tenere sempre vivi gli usi e costumi locali coinvolgendo tutta la popolazione con danze, canti e mascherate tipiche.
  • Le manifestazioni sportive legate al mondo rurale denominate Herri Kirolak, un altro omaggio alla tradizione, che si configurano come celebrazioni pubbliche volte all’affermazione della diversità basca, quali le gare di taglialegna, di sollevatori di pietre e di falciatori d’erba.

Assai importanti anche diversi oggetti, legati alla tradizione, dalla notevole valenza immateriale che ricoprono un ruolo decisivo nel processo di rafforzamento dell’identità basca: stiamo parlando dell’etxea, la tipica casa basca che ha da sempre simboleggiato il focolare come luogo di protezione e la famiglia allargata, testimoniando la rilevanza della dimensione collettiva nella società; il makhila, un bastone da passeggio utilizzato in passato anche come strumento di difesa, oggi pezzo d’artigianato di pregio che viene regalato in momenti importanti della vita come il matrimonio; e l’Ikurrina, la bandiera di Euskal Herria, emblema dell’identificazione di gruppo a livello culturale e politico.

paesi baschi storia e cultura - extea
La tipica etxea (casa) basca.

Il complesso di questi tratti culturali forma un paradigma affascinante che risulta ancora oggi parte integrante della vita dei baschi, i quali hanno sviluppato un legame saldo con la propria tradizione e con il proprio territorio. È quindi evidente come il “sistema culturale” basco sia particolare e distintivo, reso eccezionale dalla peculiarità di alcuni suoi elementi che concorrono a rafforzare l’identità di gruppo e il sentimento di appartenere a una realtà profondamente differente da tutte le altre.

N O T E

1) Presentaciòn General de Euskal Herria, in Ibasque.com.

Bibliografia:
Botti A., La questione basca, Bruno Mondadori, Milano 2003.
Charpentier L., Il mistero basco. Alle origini della civiltà occidentale, L’Età dell’Acquario, Torino 2007.
Cirulli A., L’ascia e il serpente. L’ETA e il nazionalismo basco dopo la lotta armata, Datanews, Roma 2012.
De La Fuente J.A. e Origlia M.C., Ama lur. Miti, leggende e curiosità dei Paesi Baschi, Mesogea, Torino 2000.
Sartori G., Indiani d’Europa, Scantabauchi, Loreggia 2004.
Simula F., Il labirinto basco. Dalle origini del nazionalismo a ETA, Prospettiva, Civitavecchia 2005.

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