Gli sherpa

Ogni passo è come l’impronta di una storia
che irrompe sul presente come forma
di un cammino d’alta quota. Come un albero
che si muove al vento, perché altitudine
è dimensione che avvolge
tutto in maniera disinvolta; è istinto, come
ogni passo che scrive la sua orma
per raggiungere la vetta
dalle armoniche
movenze. Legni, radici… e d’alta montagna
si nutrono le anime dell’est: oltre i confini,
in disparte, la valle Rolwaling che di villaggi
erranti ne tratteggia i contenuti.
Aspre valli nepalesi che si risvegliano
nell’aria del mattino e verso un cammino
che sembra indagare oltre i ripidi pendii,
quel mistero che ancor riecheggia
di templi e monasteri come bolle di fantasmi
in un respiro imprigionato che incalza emoglobina!
Stile di vita mite, pacifico e prudente,
Sherpali è gaio suono di linguaggio
che d’eco nel vuoto rimane; sazio d’ospitalità,
si riversa nelle anime del Mani Rimdu
rete di echi o garbugli sciamanici
destinati alla venerazione quando è sacro l’Everest
che mai monotono sfiora l’Universo.

 

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