foto di Are Raimbault

La Hura Tapairu è una competizione di danza che si svolge nell’isola di Tahiti, presso il Gran Teatro della Casa della Cultura, Giunta alla sua decima edizione, è riservata a corpi di ballo non troppo numerosi, liberi di creare danze e coreografie.
Hura è il vocabolo tradizionale per “danza” e letteralmente significa “saltare di gioia”. Le tapairu erano le giovani delle nobili famiglie degli ari’i, i sovrani; la tapa è il tessuto vegetale che si ricava battendo la scorza di alcuni alberi, materia preziosa nella quale erano avvolte le danzatrici; e iru significa “che risplende”, naturalmente di grazia e bellezza!
Le categorie nelle quali i vari gruppi si affrontano sono la hura tapairu – che dà il nome alla manifestazione – la più impegnativa, che comprende nel suo svolgimento ’ote’a, ’aparima e ’ori tahito vahine e tane, la competizione per la migliore ballerina o ballerino solista; la mehura (come la parola hura, antico sinonimo di “danza”), normalmente di durata minore e meno elaborata, ma sempre riservata a gruppi di fanciulle belle ed eleganti.

La triste sorte della donna lucertola

Il gruppo vincitore del 2014, Manohiva (a cui si riferiscono le foto), ha messo in scena la leggenda di Mo’o Tua Raha 1), la donna lucertola. Secondo la leggenda, Mo’o Tua Raha si era innamorata del sovrano Pai Ti’a della valle di Ha’apaiano’o, 2) del quale partorisce, segretamente, un bambino. Il padre scopre questo figlio sconosciuto e sconvolto dalla vergogna di aver amato la donna lucertola la fa assassinare, come madre, donna, origine del peccato, causa del suo disonore.
Questa storia è arrivata fino a noi grazie a Teuira Henry (1847-1915) che, insieme con il nonno, reverendo J. M. Orsmond, raccolse a metà ‘800 “le antiche tradizioni della razza tahitiana, trascrivendole parola per parola, tali e quali sono state trasmesse da generazione in generazione dai preti e dai narratori” nella sua opera Tahiti aux temps ancien.
Ecco la leggenda in versi, scritta dal poeta, autore e compositore Patrick Araia Amaru, uno degli autori maggiormente apprezzati a Tahiti e nelle isole polinesiane.

Ta’aroa ha percorso
il cielo tenebroso come una stella filante
fino alla tua foce Vaino’o
ha corso, ha corso
per guidare te
capo Pai Ti’a
nella grande vallata,
perché si realizzi la profezia. 3)

Ta’aroa ha percorso
il cielo tenebroso come una stella filante
fino alla tua foce Vaino’o
ha corso, ha corso
per avvertire te
Mo’o Tua Raha
della vallata misteriosa,
ecco il tuo uomo.

La pelle del dorso è caduta,
del dorso della grande lucertola
sulle tue pietre Vai Tu ’Oru. 4)

La pelle del dorso è caduta,
la grande lucertola ecco si trasforma
in una femmina meravigliosa
alla freschezza della sorgente
davanti al passo solenne dell’ari’i.

La pelle del dorso è staccata,
del dorso della grande lucertola
sulle tue pietre, Vai Tu ’Oru.
La pelle del dorso è caduta,
le ginocchia sono cadute sulle erbe
la cintura del capo cade
la lancia del capo si conficca
sotto le carezze della bella.

O capo Pai Ti’a,
Pai Ti’a di Ha’apaiano’o,
all’ombra della foresta di mape 5)

sotto le fiamme delle carezze,
alla freschezza dell’acqua,
l’acqua di Vai Navenave, 6)

tu raggiungi l’orgasmo pari a mille soli
nella grotta di Mo’o Tua Raha.

Che della compassione per te,
per te, Mo’o Tua Raha
tu hai amato di un amore
che fa ingiallire le sorgenti alla Maroto. 7)

Tu hai amato il capo Pai Ti’a,
con tutta la tua anima, con tutto il tuo corpo!
Che della compassione per te,
per te, Mo’o Tua Raha!

La voce del messaggero risuona
alle orecchie di Mo’o Tua Raha
nella grotta perduta della grande lucertola
scendi al posto di ‘Opia
per annunciare la vostra filiazione!

Il bambino di Mo’o Tua Raha si è cinto
della cintura in pelle di lucertola di sua madre.
Scende alla riva di Ha’apaiano’o
quando la voce del popolo si alza:
Questo bambino ti somiglia, o capo Pai Ti’a.

Il grande capo ardentemente
interroga il bambino
chi è questo sedere sporco di terra che si mostra
davanti al viso glorioso di Pai Ti’a?
Chi sono i genitori di questo sedere sporco di terra?

Questo sedere sporco di terra gli risponde:
Tu sei mio padre, o capo!
Mo’o Tua Raha è mia madre,
la donna lucertola che hai amato nella vallata!

E Pai Ti’a, Pai Ti’a è il mio nome.

Pai Ti’a il capo fugge
al largo, sull’isola di Tetiaroa 8)

per dissimulare a Papeno’o il suo crimine.
Ha generato un bambino
che non è sangue di capo!

La madre lascia la sua vallata
per far ragionare il padre:
accudisci nostro figlio,
il sangue del tuo sangue,
la carne della tua carne!

Ma il capo Pai Ti’a trova immorale
accogliere il proprio figlio,
ordina ai suoi guerrieri,
di assassinare la madre
sulla sabbia bianca di Tetiaroa.

Che della compassione per te Mo’o Tua Raha,
Mo’o Tua Raha, la donna del popolo,
per amore e per compassione tu sei esistita,
per amore e per compassione tu sei morta.

Che della compassione per te Mo’o Tua Raha,
Mo’o Tua Raha, la donna del popolo,

dove è finita la tua discendenza,
la discendenza del tuo bambino Pai Ti’a ?
Cosa ne è di lui?

 

N O T E

approfondimento qui

1) Mo’o Tua Raha: mo’o, lucertola; tua, dorso; raha, villoso.
Nel gruppo Manohiva, vincitore di parecchi premi anche negli anni passati, ha ballato la bella Teraina, di origine italiana da parte di padre. Teraina, moglie del cantante Teiva LC che ha partecipato come voce solista nella Hura Tapairu 2014, è ingegnere, si è laureata in Francia dove ha lavorato fino al momento del suo incontro col futuro marito, quando, per seguirlo, ha deciso di ritornare nel suo paese di origine, la Polinesia Francese, dove continua a esercitare per una filiale della stessa società. Amando fortemente la cultura polinesiana, pur dovendo sottoporsi a lunghe prove e alla preparazione del costume vegetale, che ogni danzatore prepara personalmente, compresa la raccolta di fiori e foglie necessarie, intrecciando fino a poche ore prima della rappresentazione, perché è un costume da indossare fresco, e va realizzato all’ultimo minuto.
2) Pai Ti’a: pai, avvolgere; ti’a, dorso. Ha’apaiano’o (“acque confluenti”), oggi chiamata Papeno’o,  è la più grande vallata dell’isola di Tahiti.
3) Ta’aroa, il dio creatore polinesiano. Vaino’o: vai, acqua; no’o, dimorare. Pai Ti’a: pai, avvolgere; ti’a, dorso.
4) Vai Tu ’Oru è un fiume della valle di Papeno’o.
5) Mape è il castagno polinesiano, Imocarpus fagifer.
6) Vai Navenave è una cascata della vallata della Papeno’o (vai, acqua; navenave, voluttuosa).
7) Maroto è la montagna che sovrasta la vallata di Papeno’o.
8) Tetiaroa è un atollo vicino all’isola di Tahiti, già proprietà di Marlon Brando.
© Le fotografie sono proprietà di Are Raimbault e non possono essere riprodotte senza il consenso dell’autore.

 

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