transnistria krasnoselskij
Vadim Krasnoselskij è presidente dallo scorso anno del territorio della Transnistria, ufficialmente parte della Moldavia e in quanto tale non riconosciuta come Stato sovrano.

“Ho più volte detto e ribadisco che la nostra indipendenza è garanzia della nostra sicurezza. Le questioni politiche sono irrilevanti ai giorni nostri, abbiamo tanti problemi che richiedono urgente soluzione. I cittadini si sono già espressi nel referendum del 2006 a favore dell’indipendenza della Transnistria e alla successiva riunificazione con la Russia. Io di certo non cambierò il corso delle cose”, ha detto Krasnoselskij.
La Transnistria – il cui 60% degli abitanti è composto da russi e ucraini – cercava l’indipendenza dalla Moldavia prima del crollo dell’Unione Sovietica, temendo che l’ondata di nazionalismo avrebbe spinto la Moldavia stessa a unirsi con la Romania. Nel 1992, dopo il fallimento di un tentativo di forza da parte delle autorità moldave per risolvere la questione della Transnistria, la regione è diventata di fatto un territorio fuori controllo per Chisinau.

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La lingua “ufficiale” in Transnistria non è il romeno della Moldavia ma il russo.