La presidenza del KCK – l’unione delle comunità curde che comprende anche il PKK – comunica di aver raccolto 10.400.000 firme durante la campagna per la liberazione di Abdullah Öcalan, che sta scontando l’ergastolo nell’isola-prigione turca di Imrali. Le firme sono state consegnate al Consiglio d’Europa, la struttura internazionale (non imparentata con l’Unione Europea) cui appartiene anche la Turchia.
La raccolta ha il fine di far pressione sul governo di Ankara affinché l’autorevole dirigente del PKK, il partito curdo dei lavoratori, venga liberato. Negli ultimi anni Öcalan si è speso a favore di una soluzione pacifica dell’eterna lotta tra i turchi e gli indipendentisti curdi.