Primo spettacolo per il nuovo anno, lo scorso 15 febbraio ha visto sul palco i professori e i musicisti di Te Fare Upa Rau, il conservatorio di Tahiti: dalle arti classiche, a quelle tradizionali e alla recitazione; dalla kapa paumotu (danza delle isole Tuamotu), a Syrinx, la composizione di Claude Debussy per flauto solista del 1913; il tutto condito da leggiadre interpretazioni di ‘ori Tahiti.
La prima parte immerge gli spettatori nell’universo della musica classica, la seconda è la testimonianza degli artisti, la terza parte ci porta nella magia del ‘ori Tahiti e di come si possa abbinare questa danza con buon successo ai vari ritmi, anche così diversi da quelli polinesiani. Nella quarta parte si passa dalle melodie del blues di Bruno Demougeot, per arrivare alla sorpresa finale: Nathalie Villereynier fa cantare l’intera sala in una simpatica corale improvvisata.
Si è visto Hans Faatauira lasciare le percussioni tradizionali per suonare la batteria, Jérôme Descamps soffiare nella conchiglia Charonia tritonis e ricavarne melodie prima di ritornare al suo violoncello. La voce di John Mairai ci racconta il mito della ninfa Syrinx: dalle canne in cui era stata trasformata dalle Naiadi, che la volevano salvare, è nato il flauto di Pan, dio che la inseguiva per possederla.
Orlane Lehmann interpreta Il Carnevale degli Animali di Camille Saint Saëns, accompagnata dal piano suonato a quattro mani da Dothy Colombari e Samuel Magott, per passare con la stessa disinvoltura con la quale cambia acconciatura alla canzone polinesiana Te Vahine Purotu (la bella ragazza), dove sono i due pianisti che si adeguano al ritmo delle isole. Il soprano Emmanuelle Vidal si esibisce cantando gospel, accompagnata al piano da Dothy Colombari.

 

L’intero programma della serata

Omaggio à JM Dantin: Petite Fleur di Sydney Bechet, clarinetto Léa Le Bozec e Dothy Colombari al pianoforte.
Il Blues n°1 di Bruno Demougeot: Strumentale; Hiro’a, piano e canto con Hans Faatauira, percussionista tradizionale, alla batteria.
Risveglio musicale: Jérôme Descamps, violoncello e canto, Bruno Demougeot al piano, Stéphane Rossoni alla batteria.
Ouverture: i virtuosi dell’orchestra tradizionale rendono omaggio a Tom Urima acon E Toro Te Vaka, Il Risalto Della Piroga, composizione di Steve Angia, testo di John Mairai.
‘Ori Tahiti: danza di Vaehakaiki Urima, accompagnata da Steve Angia e Tiheni, aria di Te Upa e Te Hura, musica di Steve Angia, testo di Mamie Louise Kimitete.  
Mitologia: Syrinx di Claude Debussy, a solo per flauto traverso suonato da Vaianu Walker, interpretazione di ‘ori Tahiti di Mere Teato.
Aria della Traviata: Duo Léa Le Bozec al clarinetto e Dothy Colombari al pianoforte.
‘Ori Tahiti: Hinavai Raveino e Hitihiti Hiro danzano ritmi del gruppo Manahune.
Virtuosi: trio Dothy Colombari piano, Amandine Clémencet clarinetto e Léa Le Bozec Picq violoncello, 2o movimento del concerto di Max Bruch.
Natura: Il Carnevale degli Animali, di Camille Saint Saëns, piano a quattro mani, Dothy Colombari e Sam Magott; eseguono L’Aquario, Il Cigno, coregrafia di Orlane Lehmann.
Canzoni: Kareake e altri ritmi di Steve Angia, Nohorai Temaiana, Tiheni, Hans Faatauira, Taaroa, Rémi Tamaiitahio, Moana Urima .
‘Ori Tahiti: danza di Moon e Vanina Ehu su ritmo puamutu.
Spiriti: La Danza Macabra di Camille Saint Saëns, pianoforte a quattro mani, Dothy Colombari e Sam Magott.
Gospel: Emmanuelle Vidal canta My Tribute di Andrae Crouch e Say I do di Ray Hildebrand, accompagnamento al piano di Dothy Colombari.
Ritmi popolari polinesiani: al piano Samuel Magott e Dothy Colombari, coregrafia di Orlane Lehmann..
Arte oratoria: John Mairai, attore in reo Ma’ohi, lingua polinesiana, testimonia come abbia scoperto la bellezza della lingua francese.
Blues n°2 di Bruno Demougeot: Medley al piano, Manu Hoata, Faarue.
Blues n°3: Huahine.