Un messia contadino nel Piemonte di metà Ottocento

francesco grignaschi messiaNel Piemonte delle tragiche avventure risorgimentali, presso il piccolo borgo montano di Cimamulera, il parroco Francesco Grignaschi riesce a convincere i montanari di essere il nuovo Messia, mentre una donna del paese sarebbe la reincarnazione della Madre di Cristo e la fine del vecchio mondo sarebbe imminente…
I popolani ossolani credono fiduciosi a questo singolare profeta, e i “santoni” lo seguono ciecamente, sfidando il dileggio dei benpensanti e addirittura la galera e la persecuzione giudiziaria. Grignaschi verrà messo ai ferri per qualche tempo; ma poi, assolto da ogni accusa, si trasferirà nel borgo monferrino di Viarigi, dove sei preti ribelli e centinaia di contadini affascinati dal carismatico predicatore lo seguiranno nella sua fede, sognando per cinquantasette straordinari giorni passati a cantare e ballare in nome di una nuova “Città del Sole”.
Convinti che la giovane compaesana fosse davvero una “Madonna dai capelli rossi”, essi pubblicarono le teorie del nuovo culto nell’opuscolo Crux de Cruce, subito messo all’indice dalla Chiesa che cercherà di riportare nel proprio seno i contadini ribelli con l’intervento di don Bosco.
Finito di nuovo alla sbarra e difeso dal celebre avvocato massone Brofferio, don Grignaschi sarà costretto a un’abiura di facciata ma poi, ramingo per il mondo, continuerà la sua predicazione millenarista prima unendosi ai fareinistes – una setta giansenista francese – e poi trasferendosi alle sorgenti del Tevere dove il suo destino di profetico predestinato gli farà incrociare David Lazzaretti, il “Cristo dell’Amiata”
Ancora oggi, questo momento di forte spiritualità “alternativa” del mondo contadino piemontese viene ridotto a episodio di follia collettiva da parte di plebi ignoranti ed esaltate, mentre fu soprattutto straordinaria manifestazione di apocalittica “attesa” d’un riscatto da parte di un mondo di emarginati. Una fede dei poveri, già sconfitta in partenza.
La storia di Grignaschi è raccolta e riproposta nei particolari da Roberto Gremmo, nel suo ultimo saggio Il nuovo messia e la madonna rossa, edito da Storia Ribelle.