Come comunica l’Ufficio Informazione del Kurdistan, dopo 12 giorni è stato revocato il coprifuoco che teneva stretta d’assedio la città curda di Silvan. La decisione è stata presa alle 14.00 di sabato. Le truppe militari turche e i carri armati si sono ritirati dai quartieri al 12° giorno di assedio e repressione contro le zone di autogoverno a Silvan, distretto di Amed. Il ritiro delle truppe turche è stato contrassegnato da un protesta di massa da parte delle popolazioni che si sono riversate in piazza scandendo lo slogan “Biji berxwedana Farqînê”, lunga vita alla resistenza di Farqîn/Silvan.
Durante i 12 giorni di coprifuoco, il distretto è stato teatro di una pesante aggressione della polizia turca e delle forze militari nei quartieri di Tekel, Konak e a Mescit con tutti i mezzi tecnici disponibili, che hanno provocato 7 morti. Solo oggi i soldati e i carri armati dell’esercito turco si sono ritirati nel comandi di reggimento della gendarmeria che si trova nel centro del distretto.
“Assassini fuori dal Kurdistan” e “Bijî berxwedana Farqînê” sono gli slogan cantati da centinaia di persone che si sono radunate nelle strade durante la ritirata delle forze militari e dei carri armati. I soldati durante la ritirata hanno puntato le loro armi contro i civili, mentre la polizia annunciava dai veicoli blindati, rivolta ai soldati: “Grazie per aver liberato il distretto dai terroristi”.
Malgrado il tentativo della polizia di disperdere la folla, centinaia di persone, nel pomeriggio, si sono organizzate per entrare nei quartieri dopo 12 giorni di repressione militare. A nulla sono serviti i lacrimogeni. Tale è la violenza dei militari che sono stati sparati colpi di arma da fuoco contro un deputato dell’HDP e la co-sindaca di Silvan. Nonostante la revoca del coprifuoco, coloro che si avvicinano alle barriere della polizia sono comunque oggetto di duri attacchi.
Le case sono in rovina e le strade devastate dai colpi dell’artiglieria turca, ma i cittadini di Silvan continuano la propria resistenza e l’aria risuona dei canti in onore della guerrigliera martire Delila, che aveva i natali proprio a Silvan.