Raccontandosi, il sito che aiuta le persone a scrivere “il romanzo” della propria vita o di una persona cara, in occasione del settantesimo anniversario del 25 aprile del ’45 promuove una bellissima iniziativa – senza fini di lucro – dedicata ai bambini e a tutti noi.

La Rivista Etnie ha aderito al programma di crowdfunding che è stato pubblicato su Produzioni dal Basso – Idee e storie da finanziare e invita tutti a fare altrettanto con generosità.

25 aprile 1945 il settantesimo anniversario dalle voci dei bambini di allora
25 aprile 1945 settanta anni dopo. Un evento festoso per offrire ai ragazzi e alle loro famiglie la possibilità unica di ascoltare dalla viva voce dei bambini di allora il racconto di un momento storico straordinario.

Il workshop vuole essere prima di tutto un evento festoso per offrire ai ragazzi e alle loro famiglie la possibilità unica di ascoltare dalla viva voce dei bambini di allora il racconto di un momento storico straordinario. Alle interviste girate nel corso di quest’anno a milanesi nati tra il 1930 e il 1940, raccolte in un documentario, si aggiungerà la presenza di alcuni degli intervistati, che saranno disponibili a rispondere alle domande dei bambini. Chiunque vorrà, inoltre, potrà portare con sé i propri nonni, per ascoltare i loro racconti e condividerli con la città.

L’evento si svolgerà nell’arco di due giorni, sabato 25 aprile e domenica 26 aprile 2015, all’interno degli spazi del MUBA.

Partecipa anche tu alla raccolta di fondi per salvare i ricordi della liberazione del 25 aprile 1945!

L’allestimento, ideato e progettato da Francesca Pardi, prevede una struttura in stoffa a forma di cubo di circa 3 metri per 3, alla quale si accede da un ingresso laterale attraverso una tenda stampata con un’immagine che rappresenti la Seconda guerra mondiale. All’interno, le pareti interamente stampate riproducono lo scenario di una città distrutta, con la gente che festeggia l’avvenuta Liberazione. Immaginiamo il pavimento ricoperto da moquette e cuscini, con al centro una poltrona in stile vintage dove far sedere i diretti testimoni del tempo quando incontrano i bambini, con accanto un comodino e una radio d’epoca (mentre l’audio interno trasmette la voce di Radio Londra). In terra albi illustrati per bambini, utili nel caso di eventuali laboratori. All’esterno invece la struttura presenterebbe due pareti a tema, con riferimenti alla storia e all’oggettistica del tempo, con didascalie ed esposizione di immagini che apparirebbero come viste da una finestra. Sulla quarta parete, lasciata bianca, verrebbe proiettato un video con le interviste ai bambini di allora.

Partecipa anche tu alla raccolta di fondi per salvare i ricordi della liberazione nel settantesimo anniversario del 25 aprile 1945!

Nelle fotografie e nei film siamo abituati a vedere quegli anni in bianco e nero, ma per i bambini di allora la realtà era a colori, ed era fatta di suoni, sensazioni tattili, odori. Un impianto audio, posto all’interno della struttura, riproduce i rumori dell’epoca, dall’ululato della sirena antiaerea alle note allegre del boogie, alla voce di Radio Londra.

Nei due giorni sono previsti anche laboratori per i bambini e ragazzi, legati ad alcuni dei temi emersi dai ricordi dei testimoni (gli oggetti d’uso quotidiano, le parole dell’epoca, il cibo ecc.). In particolare, il cioccolato e il pane ricorrono come un filo rosso nei racconti della fine della guerra e potrebbero essere gli alimenti simbolici intorno a cui far ruotare giochi e racconti.

A incorniciare e inframezzare la parte didattica della mostra, che immaginiamo anche come un grande “happening”, una serie di momenti musicali, che potrebbero vedere protagonisti il Coro delle Voci bianche del Conservatorio, la Banda degli Ottoni a Scoppio o personaggi noti come Nanni Svampa e il trombettista jazz Paolo Tomelleri.

L’evento di commemorazione e ricordo del 25 aprile ha il sostegno dell’Associazione Quartieri Tranquilli di Lina Sotis (www.quartieritranquilli.it), di Topolino ed ha il patrocinio del Comune di Milano (già orientato a concederlo).

Partecipa anche tu alla raccolta di fondi per salvare i ricordi della liberazione!