Alla Sapienza si parla di Oceania (con filmati di Manuela Macori)

Il 30 e 31 maggio si terrà un convegno dal titolo Museums, indigenous art, ethnographic objects. Stories beyond colonialism presso l’Aula “Manlio Simonetti” dell’Università La Sapienza di Roma. Organizzato dal dipartimento di Antropologia saras, l’incontro internazionale si propone di affrontare le tre tematiche proposte dal titolo da una prospettiva oceaniana al fine di evidenziare somiglianze e differenze tra i contesti insulari anglofoni, francofoni e indipendenti.
I partecipanti sono invitati a soffermarsi su come l’arte nativa e gli oggetti della cultura materiale siano oggi al centro di molteplici pratiche di musealizzazione, circolarità e performance attraverso le quali diversi contesti nativi (non solo oceanici) rivendicano il loro rinnovato risalto nella scena identitaria regionale.
Così gli arcipelaghi del Pacifico esprimono in modi diversi i valori identitari e cercano di manifestare nuovi atteggiamenti di “decolonizzazione” nei confronti dei simboli e dei repertori tradizionali appartenenti al loro passato culturale.
Basandosi su un precedente dibattito intitolato Museum Spaces. Materiality and decolonial practices (Sapienza, 2 maggio 2023), centrato proprio sul nesso tra musei e decolonizzazione, questo secondo momento di dibattito mira a collegare le riflessioni sviluppate in Oceania con quelle riguardanti il rapporto tra le persone e le cose, per aprirsi infine a quelle legate all’arte indigena. Oggetti etnografici e forme di espressione in senso artistico testimoniano esempi importanti attraverso i quali le comunità oceaniche (e non solo) sono attualmente impegnate ad affermare la propria voce, sia all’interno degli Stati a cui appartengono, sia rivolgendosi alle istituzioni museali che ne detengono il loro patrimonio materiale altrove.
In tale quadro, mettendo in diretto contatto l’Oceania e l’Europa, la conferenza cerca di riflettere sui molteplici approcci dedicati alla conservazione e all’esposizione museale (prima sezione); alle performances autoctone e alle espressioni artistiche contemporanee (seconda sezione); agli entangled objects, agli objets ambassadeurs e agli oggetti-persona (terza sezione).
Parte del materiale video è fornito da Manuela Macori, responsabile della nostra rubrica “Polinesia in diretta”.