codacons class action sala

(ANSA) – MILANO, 14 NOV – Il primo tratto di via Padova a Milano “è un ghetto ormai invivibile” secondo il Codacons, che dopo le polemiche seguite all’aggressione con coltello e pistola a un dominicano in piazzale Loreto chiede “tolleranza zero”. “La criminalità”, scrive in un comunicato l’associazione, “è a livelli altissimi e l’immigrazione è totalmente incontrollata”. E dunque per “salvare” due delle arterie che partono da piazzale Loreto, ovvero via Padova e viale Monza “occorre un piano articolato” che parte dalla “chiusura del traffico” al “trasferimento degli uffici del Comune per dare vivibilità e non sentirsi un ghetto”, abbellendo l’arredo urbano e organizzando manifestazioni culturali.

Questo il comunicato ANSA di lunedì 14, mentre oggi, martedì, il Codacons passa a un’azione più incisiva con il seguente comunicato stampa:

Il Codacons lancia una class action contro il Comune di Milano per il degrado di viale Padova e di viale Monza, sempre più fuori controllo.
Se il sindaco abitasse lì sarebbe lo stesso?
Il valore degli immobili è diminuito del 60%. Licenze commerciali senza igiene necessaria, abusivi nelle case, spaccio, pulizia stradale insufficiente, assenza di coinvolgimento dei residenti nel miglioramento della città. Non è così nella neonata zona fiera, o nel centro città.
Senza essere in periferia viale Padova e viale Monza rappresentano la triste evidenza dell’assenza di un sindaco, il quale invoca i militari quando la necessità è quella di nuove strutture, incentivare la cultura, ampliare le zone pedonali, insistere nella creazione di fontane, parchi giochi, aree cani, maggiore efficienza nella pulizia stradale, incrementare gli spazi verdi, le mostre, i musei ed i teatri.

Ora, il Codacons è quello che, a fianco di battaglie sacrosante in difesa dei consumatori, non ha mai detto una parola – al pari di tutte le analoghe associazioni consumeriste – per difendere la cittadinanza dall’invasione clandestina perpetrata dallo Stato, che ha causato morti, feriti e “disagi” immensamente superiori a una multa non dovuta o al ritardo dei treni lombardi. È però quello che ha fatto un esposto alla magistratura contro il leghista Calderoli per istigazione all’odio razziale, ovvero una questione che riguarda un conflitto tra due “potenti” (l’altro è la Kyenge) e non certo il comune “consumatore”. Ed è quello che… da non credere… aveva persino denunciato Oriana Fallaci, sempre per odio razziale. E che poi “consiglia” di votare prima Pisapia, poi Sala, pur conoscendo benissimo (almeno lo speriamo) la loro passione per rom, extracomunitari, clandestini e islam radicale.
Prendiamo atto con piacere che il Codacons si è finalmente reso conto che i “consumatori” di alcune zone milanesi vedono i loro immobili deprezzati del 60% (e la qualità della vita, per usare un tecnicismo, andata a puttane) a causa di criminalità a livelli altissimi e immigrazione incontrollata (che è poi la stessa cosa). L’associazione ha anche pronte le soluzioni per il quartiere: nessun militare, ma fontane, aree cani, musei, teatri. Si è però dimenticata di dirci dove ha intenzione di spostare i clandestini.

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Una consigliera comunale eletta con il partito di Sala, l’attuale sindaco di Milano: è legata ai Fratelli Musulmani.