Segni è un cognome che, pur essendo indubbiamente poco frequente, raggruppa tre diversi ceppi che hanno origini e significati del tutto differenti. Attualmente questi tre cognomi sono diffusi con una ventina di nuclei familiari in Sardegna e con piccoli gruppi in Liguria (6), a Roma (5), in Emilia-Romagna (6) e Toscana (4).
In Sardegna Segni rappresenta un cognome specifico di Carloforte (14) dove è documentato dal 1738 nell’elenco dei fondatori della cittadina provenienti daTabarka (Tunisia). Il capostipite era GioBatta (Giovanni Battista) Segni che a suo carico aveva un nucleo familiare composto da dieci persone. Il nome di questo fondatore è tuttora portato a Carloforte dai suoi discendenti. Da Carloforte un piccolo nucleo si è trasferito a Cagliari e nel suo hinterland dove sono attestate quattro occorrenze. Una persona avente questo cognome è registrata anche a Bortigali negli elenchi della leva militare del 1880.
Pur trattandosi di un cognome poco diffuso, il ramo sardo-ligure dei Segni è assurto a fama internazionale grazie al grande politico sassarese Antonio Segni, già rettore dell’Università di Sassari dal 1946 al 1951 e più volte ministro e presidente del consiglio dei ministri. Dall’11 maggio 1962 al 6 dicembre 1964 egli ricoprì la massima carica di presidente della Repubblica Italiana. Fu il primo presidente sardo precedendo Giuseppe Saragat (nato a Torino dove i suoi genitori si erano appena trasferiti da Sanluri) e l’altro sassarese Francesco Cossiga. Anche il figlio Mariotto Segni è un noto personaggio politico.
I Segni sono un’antica famiglia patrizia genovese il cui cognome in origine corrispondeva a Signa, che poi fu modificato con Segno fino a giungere alla forma odierna Segni. A Genova questo casato fu ascritto all’albergo (fazione) dei Doria entrando così a far parte del patriziato della Serenissima Repubblica. Costantino Segni (nel 1542) e Francesco Maria Segni (nel 1750) furono senatori della Repubblica di Genova. Nel 1541 un ramo si stabilì a Tabarka (Tunisia) e da qui in Sardegna mantenendo però l’uso di ascriversi al Liber Nobilitatis Genuensis. La casata è iscritta nell’Elenco Storico della Nobiltà Italiana. Tra i membri dell’elenco sardo si ricordano Antonio di Celestino di Gregorio Segni. Nell’elenco del patriziato genovese emergono Celestino e Mariotto (detto Mario) di Antonio di Celestino Segni. Proprio Celestino con Antonio e Mariotto sono i nomi ricorrenti all’interno del casato.
Segni rappresenta il plurale familiare del cognome Segno. Alla base di questo cognome è il toponimo Segno che denomina un centro abitato della Riviera di Ponente che fino al 1929 fu comune autonomo mentre attualmente costituisce una frazione del comune di Vado Ligure (Savona). Da questo centro la famiglia si trasferì a Genova verso il 1480.
Con questo cognome di origine ligure non vanno confusi gli omografi Segni e Di Segni che alla base hanno il nome della cittadina laziale di Segni, nella quale formavano una comunità che fu allontanata nel 1600 a causa delle sue origini ebraiche.
Un identico e raro cognome vige anche in Toscana dove rispecchia un ipocoristico (vezzeggiativo) del nome augurale Boninségna, a sua volta divenuto un noto cognome.

Mauro Maxia, “La Nuova Sardegna”.