Si sono chiusi i 304 seggi in Nuova Caledonia, l’arcipelago francese con 270.000 abitanti nel Pacifico meridionale in cui si è votato per il secondo referendum sull’indipendenza, caratterizzato da una mobilitazione senza precedenti, ben superiore a quella del primo scrutinio di due anni fa. Già allora, con grande considerazione per monsieur La Palice e assai meno per il popolo kanako, il presidente francese Emmanuel Macron aveva affermato che “la Francia sarebbe meno bella senza la Nuova Caledonia”.
Nel novembre 2018 quasi 180.598 elettori dell’arcipelago, colonizzato nel 1853 e con ricche riserve di nichel, furono invitati a rispondere alla domanda: “Vuoi che la Nuova Caledonia ottenga la piena sovranità e diventi indipendente?”. Il “no” vinse con il 56,7%, e dai risultati parziali che arrivano tale vittoria si starebbe per replicare (anche se nella misura meno consistente del 53%).