L’Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile (APIB) rende pubblica la sua estrema indignazione e la sua preoccupazione per l’escalation di violenza commessa dai minatori contro le comunità indigene del Territorio Indigeno Yanomami, nello Stato brasiliano di Roraima, e per la negligenza con cui la situazione viene gestita dalle autorità pubbliche. Siamo di fronte al rischio di un altro massacro.
Per avere un’idea della gravità dei fatti, dal 10 maggio, l’associazione Hutukara Yanomami denuncia una sequela di azioni di terrore con intimidazioni e spari alla comunità di Palimiu. Il più recente è avvenuto intorno alle 23 di mercoledì 12 maggio, quando i minatori che navigavano sul fiume a bordo di 40 barche hanno aperto un fuoco intenso contro il villaggio. Quotidianamente i minatori percorrono i fiumi della regione di cui si sono impadroniti, e portando con sé armi e ostentandole come strumento di minaccia.
Purtroppo, la situazione nella terra indigena degli yanomami non è una novità. Il rapporto Massacres no campo, della Commissione pastorale per la terra, registra gli attacchi dei minatori contro gli yanomami dagli anni ’80. Nel 1987, sette indigeni sono stati assassinati e 47 feriti in seguito a un’invasione di 150 minatori nelle montagne di Couto Magalhães. Nell’aprile dell’anno successivo, 8 yanomami furono uccisi dopo uno scontro nella regione di Paapiú. Nel 1993, il villaggio Haximu, al confine con il Venezuela, è stato sorpreso dall’attacco di minatori pesantemente armati, con un sanguinoso massacro che ha ucciso 5 bambini e 5 adulti, compresi donne e anziani. La novità di questa ondata di attacchi è l’evidenza della partecipazione di organizzazioni criminali legate al traffico di droga nell’attività mineraria, soprattutto nelle regioni di maggiore estrazione dell’oro.
Un’altra forma di violenza sono i conflitti provocati dai minatori tra le stesse comunità yanomami. Nel 2013, uno scontro armato tra yanomami ha provocato cinque morti e sette feriti nella regione dell’Alto Alegre. I minatori li avevano armati in cambio del permesso di estrarre illegalmente l’oro nel territorio. Altri attacchi e minacce nel febbraio e nell’aprile di quest’anno erano stati denunciati dall’associazione Hutukara Yanomami.
Non bisogna dimenticare che l’attività mineraria aggrava gli impatti della pandemia di Covid-19 nel territorio, poiché i minatori sono portatori della malattia, e la loro presenza implica tensioni, conflitti e danni psicologici. Inoltre, le epidemie di malaria, la mancanza di assistenza medica e l’insicurezza alimentare pesano molto sulla vita delle comunità del territorio indigeno yanomami. I minatori hanno preso d’assalto un punto strategico dei fiumi Uraricoera e Parima, facendo pagare pedaggi e ostacolando l’accesso e la circolazione degli indigeni nel loro stesso territorio.
Lo sfruttamento predatorio delle risorse naturali è sempre stato un problema nelle nostre terre. In nome del profitto, distruggono, inquinano, violano e uccidono l’ambiente e i popoli nativi. Le autorità pubbliche avrebbero dovuto prendere provvedimenti per proteggere le vite degli indigeni. Tuttavia, oggi siamo costretti a denunciare nuovamente la possibilità imminente di un nuovo massacro.

yanomami minatori
Minatori illegali nel territorio degli yanomami. © Survival

L’11 maggio, l’APIB ha presentato una richiesta alla Corte Suprema Federale, attraverso l’ADPF 709 [una sentenza della Corte sulla difesa degli indigeni dalla pandemia]), per chiedere il ritiro degli invasori dal territorio indigeno yanomami. Lo Stato brasiliano è consapevole dell’aggravarsi delle tensioni e le scelte fatte detteranno le priorità delle istituzioni: o trascurare la situazione e quindi non combattere le miniere illegali, oppure proteggere il diritto alla vita dei popoli indigeni del territorio yanomami.
Esprimiamo quindi la nostra solidarietà e sosteniamo le denunce delle organizzazioni Hutukara Associação Yanomami e Wanassedume Associação Ye’kwana. Ribadiamo che non smetteremo di lottare mentre i nostri popoli sono sotto attacco.

Le organizzazioni nazionali:

APIB – Articolazione dei Popoli Indigeni del Brasile, 13 maggio 2021
COIAB – Coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana

Le organizzazioni regionali:

APOINME – Articolazione dei Popoli Indigeni del Nordest, Minas Gerais e Espírito Santo.
ARPIN SUDESTE – Articolazione dei popoli indigeni del sud-est
ARPINSUL – Articolazione dei Popoli Indigeni del Sud
ATY GUASU – Grande Assemblea del popolo Guarani
Commissione Guarani Yvyrupa
Consiglio del Popolo di Terena