biden manipolabile e corrotto

Figlio di un famoso dissidente polacco e vicedirettore di quella organizzazione American Transparency/OpenTheBooks.com che si propone come “controllore” della spesa pubblica USA, dopo aver lavorato per 10 anni a Wall Street come hedge fund portfolio manager con la crisi del 2008, Matthew Tyrmand si è trasformato in un aggressivo giornalista di inchiesta. È stato lui in particolare a tirare fuori il contenuto di 26.000 mail relative a quelli che sono stati definiti gli intrallazzi del figlio di Biden.

“Un giornalista ottiene 26.000 email dal socio di Hunter Biden” è stato il titolo dei media. Come le è stato possibile ottenere le email?

Ho avuto accesso agli account di posta elettronica di un loro partner commerciale, che dava resoconto di tutti i loro affari. Si chiama Bevan Cooney. All’interno della stessa struttura avevo un’altra fonte insider, che pure era un americano patriota con idee di destra. Sono diventati amici, e tutti e due sono venuti per darmi una mano. Bevan voleva denunciare la corruzione dopo aver visto come i suoi soci usavano il nome di Joe Biden per ottenere l’accesso a circoli politici del più alto livello: l’ambasciatore degli Stati Uniti a Pechino Max Baucus, nominato da Obama; il tramite per gli incontri con Joe ecc. In Cina stanno facendo affari con dirigenti di imprese statali collegati al Partito Comunista Cinese. Stavano portando il ministro degli Esteri kazako a Washington. Ovviamente c’è l’affare Burisma in Ucraina, di cui si è discusso tanto in passato. E il far ottenere alla oligarca russa Yelena Baturina, nota riciclatrice di denaro, un conto alla JP Morgan in modo da poter portare i suoi soldi fuori dalla Russia e dall’Europa, negli Stati Uniti, per investirli e “ripulirli”. E tante altre storie che stiamo ancora scoprendo.

Cosa emerge in dettaglio da queste mail?

A parte quanto già detto: Hunter ha contatti con un sacco di gente e il suo nome è parecchio trafficato ma non offre mai un valore aggiunto in termini di valore strategico, visione, consigli, idee o simili. Gli stessi che lo usano ci scherzano sopra intorno al fatto che gli serve solo a fini di marketing e perché è vicino al potere. Lo chiamavano “ascensore Biden” quando lo usavano per ripulire un casino o aprire una porta.

Chi è Hunter Biden, secondo quanto emerge da questa documentazione?

È il figlio casinista, viziato e malcreato di un politicante di carriera che è corrotto a sua volta (Joe Biden). Pensava che sarebbe riuscito a farla franca in ogni contingenza, e purtroppo finora è stato davvero così.

Quale può essere l’impatto di queste rilevazioni sulla campagna elettorale?

Dimostrando quanto è grande il giro di intrallazzi e corruzione internazionale in cui sono coinvolti Biden Jr e i suoi partner si possono aprire gli occhi su quanto sarebbe manipolabile Joe Biden nel ruolo politico più importante della Terra, se ci arrivasse. Suo figlio e i soci di suo figlio stavano facendo affari in Russia, in Ucraina, in Cina, in Kazakistan, e probabilmente anche in molti altri posti che ancora non conosciamo. Un moderno asse di corruzione negli affari internazionali. I dossier che questi attori del gioco internazionale hanno su Hunter e sui suoi partner, e probabilmente anche su Joe, indebolisce in modo sostanziale la capacità dello stesso Joe di trattare con ciascuno di loro. Anche più di quanto non possano suggerire facoltà mentali già ridotte.

Il Washington Post, però, ha scritto che quello di Hunter è un “non scandalo”…

E così sparano su chi rivela quel che è successo. Stanno facendo tutto ciò che è nelle loro possibilità per soffocare questa storia perché sono così marchianamente partigiani da essere disposti a mentire sfacciatamente, offuscare la verità e provare a seppellire tutto ciò che non fa comodo alla loro parte politica; il che significa tutto ciò che potrebbe avere effetti negativi sul candidato democratico. È stato così per molto tempo, ma mai in modo così palese e sfacciato. È uno scandalo enorme che suo figlio sia stato coinvolto in tutte queste attività criminali con implicazioni per la sicurezza nazionale. Ed è significativo che nonostante tutte queste attività, alcune delle quali sono note ormai da anni, non sia mai stato ritenuto parte in causa. Ciò è sicuramente solo per il suo cognome.

Quale pensa che sarà il risultato delle elezioni?

Assolutamente una valanga. Trump vincerà il voto popolare con 10 o più punti di scarto, ed otterrà tra i 342 e i 386 voti elettorali. È molto popolare, nonostante ciò che dicono i media. E i sondaggi che citano hanno importanti difetti di costruzione che derivano dal modo in cui sono stati progettati, per cui ogni sondaggio sputa un pregiudizio anti-Trump. Come nel 2016. Questa sarà la più grande valanga dal 1984. Le questioni che stanno più a cuore agli elettori sono i posti di lavoro e gli stipendi, ed è lì che Trump ottiene apprezzamenti molto alti dai veri americani, anche se il New York Times, il Washington Post e la Cnn continuano a picchiarlo. I giornalisti sono una vergogna ed è per questo che la fiducia nei media come istituzione nell’ultima rilevazione che ho visto era precipitata attorno all’11%.

Maurizio Stefanini, “Libero”.