Attualmente, anche a livello europeo, fervono da parte dei curdi le iniziative in vista di un doloroso anniversario: il 21esimo anno dall’imprigionamento di Ocalan, il 15 febbraio 1999.
Tra quelle già intraprese, una “lunga marcia” di due giorni a Francoforte indetta dal movimento giovanile curdo. Ma il 9 febbraio – domenica, primo giorno della marcia – la polizia tedesca ha proibito slogan, bandiere e striscioni su cui venivano mostrati le speranze e i valori di riferimento del popolo curdo. Non solo, stando alle notizie dell’agenzia ANF, i poliziotti avrebbero attaccato i partecipanti dopo la conclusione della prima tappa, quando la manifestazione si andava già sciogliendo. In quel momento i partecipanti si avviavano verso un centro sociale curdo di Darmstadt dove era prevista la commemorazione di un combattente curdo.
Il giorno dopo – lunedì 10 febbraio, secondo giorno della marcia – si assisteva a una nuove aggressione contro i manifestanti. Inoltre venivano arrestate e portate al commissariato tre persone arrivate dalla Francia. Sempre l’ANF ha denunciato anche le aggressioni subite dai suoi corrispondenti che coprivano l’evento.
Questa manifestazione di Francoforte rientra in una mobilitazione più estesa (una settimana) e fa parte della “marcia delle Stelle” che si concluderà il 15 febbraio a Strasburgo. Qui è prevista una grande manifestazione di curdi e solidali provenienti da tutta Europa. Altre due marce, propedeutiche all’evento di Strasburgo, sono partite il 10 febbraio dal Lussemburgo e da Ginevra.