Lo riconosco. Due mesi fa anch’io avevo preso – se pur con “beneficio d’inventario” e facendo ampio uso del condizionale – se non proprio per autentica, almeno per verosimile la notizia della presunta morte di tre esponenti curdi del PKK e del ferimento di Riza Altun. Il fatto sarebbe accaduto nel corso di un attacco aereo su Qandil il 21 marzo (tra l’altro giorno del Newroz, per cui l’evento acquistava un alto valore simbolico).
Invece il 10 maggio l’esponente del Consiglio Esecutivo della KCK (Unione delle Comunità del Kurdistan) è apparso per una lunga intervista su Medya Haber. In buona salute e assai determinato. Riza Altun ha pubblicamente definito la notizia della sua morte come “propaganda della guerra speciale”.
Ha poi confermato che quel giorno c’era stato un attacco aereo (presumibilmente lo stesso documentato con un video), ma “io non mi trovavo nel luogo che è stato bombardato”. Tuttavia, anche se Altun non era sul posto, “evidentemente c’era la necessità di tale propaganda, non solamente rispetto alla mia persona”: infatti la stessa cosa era già accaduta ai danni di altri militanti curdi. Ossia, ha proseguito Altun “si fa propaganda con le liste rosse [dei militanti curdi] e cose simili. Non bisogna attribuirvi valore. Si tratta di un metodo della guerra speciale”.
Alla fine di marzo la notizia della morte di Altun era stata diffusa con clamore dai media turchi e vari esponenti del governo turco, come il ministro degli Interni, avevano rilasciato dichiarazioni trionfalistiche. Con affermazione del tipo: “Abbiamo fatto fuori un altro uomo di Apo a Qandil. Con questo gli abbiamo fatto un bel regalo elettorale…”.
Invece un portavoce del presidente Erdogan (citando l’agenzia stampa Anadolu Ajansi) aveva dichiarato che “abbiamo dato un altro colpo al PKK. Il terrorista del PKK Riza Altun, ritenuto ministro degli Esteri del PKK, e altri sono stati colpiti in un’operazione efficace delle nostre forze di sicurezza”.
Affermazioni che ora come ora appaiono quantomeno precipitose e avventate. E comunque, dopo la lunga intervista di Riza Altun in televisione, avranno tutto il tempo per rimangiarsele.